Ecco “Còralin”: il nuovo vino Chiaretto di Marchesini Winery

Come nasce un vino? Da un lungo lavoro di selezione, analisi e ricerca, ma anche dalla passione. L’amore per la vigna, per la terra, per l’uva sono aspetti che da sempre contraddistinguono la nostra attività. Abbiamo così deciso di unire entrambi questi fattori, quello più logico e razionale e quello più “di pancia”, per creare un nuovo vino Chiaretto. Ed è così che è nato Còralin.

In cantina Giorgia e suo padre si confrontano, e spesso si scontrano.

Lui è un uomo che lavora secondo la tradizione, sulla base di quanto ha appreso a sua volta dal padre (il nonno, fondatore della cantina) e da decenni di esperienza, successi ed errori.

Lei è una ragazza giovane che vorrebbe metterci del suo, sperimentare e creare dei vini che la rispecchino.

La fortuna vuole che, pur essendo un uomo molto legato alla tradizione, Marcello Marchesini ha allo stesso tempo una mentalità molto aperta. Dopo essersi assicurato che il lavoro di cantina fosse per noi passione e non una scelta obbligata, ha scelto di darci totale fiducia e supporto invitandoci ad aprire nuove strade.

Ed è proprio grazie alla volontà e alla determinazione di Giorgia nell’applicare quanto appreso con i suoi studi e le sue esperienze lavorative, che abbiamo creato Còralin, un Bardolino Chiaretto giovane e vivace.

Dalla selezione dell’uva alla fermentazione del vino

Per dare vita a Còralin abbiamo deciso di partire dal nostro vino più giovane, il Bardolino Chiaretto DOC, quello che oggi più ci rappresenta in Italia e all’estero, e uno dei vini tipici del lago di Garda, la nostra terra.

Còralin in realtà è nato in vigna: ognuna delle uve che lo compongono è stata selezionata da un vigneto diverso, in base alle caratteristiche del terreno e alla qualità maturata in questa specifica annata.

Il 2019 è stato un anno particolarmente problematico e abbiamo dovuto lavorare duramente in vigna, per diradare e selezionare le uve migliori.

In cantina poi è stato trattato con un particolare occhio di riguardo: era “l’esperimento” di Giorgia, una piccola massa di soli 2000 litri che lei ha gestito in autonomia, confrontandosi spesso con il papà. Còralin chiedeva tempo e attenzioni, e lei gliele ha date.

La tesi con cui Giorgia si è laureata in Enologia parla dell’incidenza della torbidità dei mosti sui vini rosati. Sulla base di queste nozioni tecniche, applicate al lavoro quotidiano in vigna e in cantina, abbiamo capito che oltre al metodo di fermentazione tradizionale che ci è stato insegnato dal papà e ci permette di ottenere vini rosati freschi e di facile bevitura, come lo spumante Brut L’Aurora, c’era in realtà anche una seconda possibilità: quella di ottenere, sempre solo con le nostre uve autoctone, un vino rosato più aromatico, strutturato, che si prestasse meglio all’invecchiamento.

Leggi la scheda tecnica di Còralin

A fine fermentazione abbiamo avuto la conferma che, effettivamente, dentro quella vasca c’era un prodotto diverso, unico nel suo stile.

La storia di Còralin

Mentre Giorgia curava il vino, Erika pensava a come comunicarlo.

«Non ho mai dubitato un secondo sulla riuscita del prodotto. Ci tenevo, quindi, a trovare un modo per trasmettere tutta la passione che c’era dentro quella botte. Una responsabilità enorme che tutt’ora sento sulle spalle. Ci ho pensato giorno e notte e il cardine dei miei pensieri veniva proprio dalla vigna, dalla cantina, dal fare il vino.»

Da qui è venuta l’idea di raccontare questo vino Bardolino Chiaretto attraverso una storia, un modo nuovo di vedere le cose, che mettesse insieme arte ed emozioni.

«Mio padre inizialmente mi ha detto “non lo so se potrà funzionare, ma se tu ci credi, ci credo anch’io. Proviamo”.

Erika da tempo seguiva su Instagram una ragazza di nome Clarissa (@seguilebriciole), un’artista che racconta storie attraverso la comunicazione visiva. Quando è stato il momento di mettere in piedi tutta la comunicazione legata a Còralin ha immediatamente pensato che lei fosse la mano perfetta per raccontare la loro storia.

«Sono entrata nel mondo di Segui le Briciole e mi sono sentita a casa. Io e Clarissa ci siamo incontrate, siamo state nella vigna dei Santi, e proprio qui, nel posto che più di ogni altro ci appartiene, abbiano iniziato a costruire la nostra storia. Abbiamo parlato molto, le ho raccontato tutte le emozioni che avrei voluto metter dentro quella bottiglia. Lei le ha raccolte, ordinate e disegnate con una matita nero su bianco. In quel momento ho capito che Còralin avrebbe portato con sé molto più di quanto mi sarei aspettata.»

“Questo mestiere fa parte di noi, siamo nate qui e questa tradizione ce la portiamo dentro. Questo è quello che vorremmo trasmettere attraverso questa bottiglia”.

La storia di questo vino è stata raccontata in primis sul profilo Instagram dell’azienda Marchesini ed ora è qui, sul nostro sito, per farsi leggere da tutti voi.

Lo sai? Nelle mattine d’estate soffia un vento che arriva da Ovest…
Non è un vento dispettoso: scende soave ed accarezza le cime nodose degli ulivi…
Leggero, se ne va a colmare le vigne del profumo dei fiori…
… Chi lo conosce lo saluta fischiettando…
… Chi lo aspettava corre a giocare con lui.
Certo che questo vento ha un nome, ma noi lo chiamano in un modo soltanto.
Còralin.

Segui le briciole per Marchesini Winery, ©2020

Un vino che profuma di ricordi

Inizialmente, l’annata 2019, questo vino non si chiamava Còralin, ma Soffio.

Per la scelta del nome ci eravamo affidate al nostro istinto, a ciò che il cuore di diceva. Il vino si ispira a quella brezza primaverile che accompagnava i nostri pomeriggi in campagna: i mazzolini di fiori, il fischiettio del nonno e il profumo di quelle giornate. La spensieratezza e la felicità. Soffio era per noi in grado di dire tutto questo. Il motivo per cui siamo passate da Soffio a Còralin te lo raccontiamo qui.

Un profumo che accende mille emozioni e che abbiamo voluto intrappolare in un vasetto formato candela.

Merito di Marika e Sara di Cera una Bolla, due artiste con una mission molto importante:

“Ci piacerebbe, un giorno, sentire dal profumo che il mondo è cambiato in meglio. Per questo facciamo quello che facciamo”.

Nel loro Labollatorio, Marika e Sara creano candele naturali in cera di soia, profumi per ambienti, incensi di erbe e molto altro.

Per noi hanno creato la fragranza è ispirata al nostro Còralin, ai profumi del vino, al suo racconto e alle emozioni che con esso volevamo trasmettere.

L’essenza di Còralin richiama note calde, fruttate, floreali ed aromatiche che molto ci ricordano quel venticello primaverile. La candela profumata è disponibile in 3 formati (Steele mini, Elegance 120 ed Elegance 180), la trovate nel nostro punto vendita di Lazise e da Tramée Concept Store, a Villafranca.

Vuoi degustare il nuovo vino Chiaretto “Còralin”? Seguici su Facebook e Instagram e scopri la data della presentazione ufficiale e tutti gli eventi in anteprima.

Le immagini che trovi nel pdf sono illustrazioni realizzate da Clarissa Cozzi di Segui le briciole per dare vita alla storia di Còralin, e sono protette da copyright. 

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