Colore: bianco dolce

Uve: Garganega e Moscato

Carattere: sensibile, soave, ma anche sicuro di sé.

Sapore: di frutta esotica, miele d’acacia e fiori d’arancio. È dolce, ma non stucchevole. Il Moscato è l’uva dolce per eccellenza, ma Marcello ha scelto di bilanciare questa dolcezza con l’acidità e la sapidità della Garganega. Anche qui le uve vengono selezionate e messe ad appassire per qualche mese. Dopo la vinificazione il vino viene messo a riposo in barrique per un anno.

Sta bene insieme: i vini passiti vengono spesso etichettati come “vini da dessert” e certo anche EriGiò non sta male accompagnato a un dolce, specie se parliamo di una crostata di frutta o una fresca cheesecake, ma raccomandiamo di provare questo vino con i formaggi stagionati ed erborinati, magari accompagnati da mostarda piccante. Così regala emozioni. È il bicchierino a fine pasto per il quale c’è sempre spazio.

La sua storia

EriGiò è un vino bianco passito che conta una piccolissima produzione, di sole 500 bottiglie. È un dolce regalo che papà Marcello ha voluto fare a noi figlie, Erika e Giorgia (da qui il nome EriGiò), come segno di affetto paterno. È una chicca che produciamo solo in determinate annate e in tiratura molto limitata.